lunedì 7 aprile 2008

Light my fire


La fiamma Olimpica ha iniziato il suo giro, Londra e Parigi l'hanno incontrata e offesa. Tra qualche giorno toccherà a San Francisco.
Ali di folla con bandiere Tibetane hanno cercato di fermare il passaggio del simbolo olimpico sia nella capitale inglese che in quella francese. A Londra hanno cercato di spegnerla con un estintore, a Parigi e' stata spenta dalle autorità francesi, messa su un pullman e portata per qualche centinaio di metri per evitare dispiaceri.


Sono per il Tibet, difendo i suoi elementari diritti negati dal governo cinese ma non credo che il boicottaggio della manifestazione sportiva più' antica e prestigiosa sia la soluzione.
Partecipare ad un'Olimpiade e' il sogno di ogni sportivo, di ogni uomo e donna che lotta (anche per anni) cercando di superare i suoi limiti pur di esserci. Un'emozione unica per noi che le seguiamo in tv, figuriamoci per chi vi partecipa.
Ora, forti interessi economici hanno fatto in modo che l'edizione del 2008 venisse assegnata a Pechino, l'assegnazione e' avvenuta nel 2003 se non ricordo male e a quel tempo già il Tibet chiedeva qualcosina, sempre se non ricordo male....
Si vuole davvero boicottare la Cina come dice monsieur Sarkozy? Allora non si compri più' niente dai loro mercati. Come? L'economia collasserebbe? Mah..
Smettiamola di fabbricare in China spacciandolo per Mada in Italy, compriamo giochini in legno per i nostri figli, prendiamo le materie prime in India, in Giappone, IN ITALIA! Le paghiamo un po' di più? Pazienza.
Lasciamo agli atleti la possibilità di entrare nella storia (mondiale o privata che sia), lasciamoli liberi di vincere e di perdere, permettiamo loro di esprimere il loro dissenso al regime cinese nei palazzetti, sulle piste, nei campi da gioco e sul podio.




FREE TIBET




2 commenti:

angelo.p ha detto...

Spero solo che vinca lo sport

Anonimo ha detto...

bob sono pienamente d'accordo. Solo che come sempre prendersela col bersaglio grosso (CIO e sponsor olimpici) è più comodo e attraente